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14 June 2011

Lebroneide? No, Mavsdissea

Con gara 6 in Miami si è conclusa la stagione Nba.
  • Dallas vince il primo titolo, di squadra. Dirk fa il passo oltre «wunderbar» e raggiunge quello status in cui ci rimani quasi male quando sbaglia

I favorites del vostro affezionatissimo fanno bella figura su entrambi i fronti in campo:
  • JJ «borigua» Barea, sul quale – quando l'ho visto la prima volta un paio d'anni fa segnare qualcosa come 10 punti in quattro minuti – mi son detto: «ma questo è forte davvero». ormai è steve nash 3.0. (e se andasse a nyk, se mai inizierà il prossimo campionato?)
  • Deshawn (Stevenson): come non ammirare uno che sfida apertamente e a muso duro un giocatore così palesemente più forte (e hyped) di lui, come LBJ, riuscendo qualche volta ad avere la meglio. un duro da squadre anni ottanta
  • Mario Chalmers: va fuori controllo, non è un play, si fa battere in mezzo all'area col passo e tiro dal nano portoricano... tutto vero, ma ha voglia, grinta, attributi e se non c'era lui Miami la sesta l'aveva già persa di venti al 36'

Per Lebron inizia un'altra estate allegherrima dopo quella dei talents a South Beach, della decision, delle celebration premature e dei non uno, non due, non tre... (titoli che vincerà a Miami)
Con tutte le attenuanti (i troppi minuti giocati nell'anno, i giocatori dal sesto in giù impresentabili o cestisticamente alle esequie, l'ottima preparazione di dallas ai singoli duelli) l'impressione è proprio che al momento della verità al massimo livello tra lui e Wade si sia rotto qualcosa, anche inconsciamente. la squadra è di Dwayne e quando lui si è rotto (e l'ha rimproverato coram populo), LBJ non ha saputo/voluto ricaricarsela sulle spalle.
Si è visto anche che: nei momenti di difficoltà, Lebron è andato a cercare la soluzione di forza. A testa bassa, soprattutto contro la zona, si va poco lontano o si «crossa» come a inizio quarto quarto. Gli manca una soluzione affidabilissima, il classico «pet shot»: o gli entra il tiro come nelle serie precedenti, o in alternativa «si butta dentro». Gli converrebbe lavorare sul gioco spalle a canestro, giro e tiro, fadeway, ecc...

Peccato che, se va bene, se ne riparla tra sei mesi...

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