di pallacanestro, basketball, košarka e altre frattaglie

23 August 2008

it's a black thang

ho trovato interessante questo articolo di Jemele Hill, cronista nera (ma non "di" nera :-) di espn sul Redeem Team come rappresentante – insieme ai world champs Celtics – degli aspetti migliori dell'inner city game. redeem team che per la prima volta negli ultimi anni, aggiunge il vs. aff.z.nat.ssimo, non ha il "token white guy" di prammatica– il che, per me, è il segnale più chiaro che sono venuti per far le cose sul serio (anche se un tiratore alla mike miller-kapono poteva servirgli, ma a me un michael redd – o reed come lo chiama il dinamico duo laurobonamico – sta più che bene)...

06 August 2008

la fuga dei (semi) dei

l'estate dei discreti/buoni giocatori nba in europa:
childress, boykins, arroyo + gli "europei (delfino, garba, krstic, brezec, boki)

se questa dichiarazione dell'agente di lebron "se ci danno 50 milioni di $ all'anno veniamo in europa", due giorni dopo una boutade simile di kobe-mambanero-kb24, sembra appunto una battuta o un modo per tirare sul prezzo con i club americani potrebbe darsi anche che sia l'inizio dell'apertura vera e propria ai club europei nella nba?

ai posteri (e soprattutto al signor Euro) l'ardua sentenza

02 August 2008

la próxima gran cosa? (the next big thing)?

è iniziata anche negli usa la rickirubiomania, ma è interessante vedere come gli americani ora approcciano le differenze tra il loro sistema e il nostro (europeo). Dimostrano un'apprezzabile apertura (anche se per l'«esperto», la Spagna è defending champ alle Olimpiadi... Gli spagnoli hanno vinto i mondiali, i campioni olimpici sono gli argentini, e i vicecampioni di Atene sono dei signori che si trovano a Bormio a preparare le qualificazioni agli europei, salvo scioperi...)
Non sarà un po' presto per il ragazzino andare di là già l'anno prossimo?
è un gran talento, ma fisicamente per le guardie europee (vero, beli?) è sempre più difficile che per i lunghi «tecnici».
E vedremo cosa combinerà Marc Gasol...

team usa 08

leggendo questo resoconto della terza amichevole del non-dream-team di queste olimpiadi contro la lituania si ha la sensazione che stavolta ci arrivino preparati.
due pensieri sparsi: i giocatori che ci sono stavolta (soprattutto Kobe, Lebron, Melo, Wade) sembrano capire l'importanza della competizione.
gli iverson (per quanto gli sia affezionato) e gli stef del 2004 erano giocatori per i quali il torneo del Rucker Park conta più della medaglia olimpica.
senza scendere nel merito se questo sia giusto o no (è un'altra mentalità), i convocati per questa olimpiade sono più consapevoli di quel che vanno a fare.
kobe segna poco e difende. le tre punte si passano la palla. i due play (paul-deron... ma dov'è finito jason?) sono pass-first. michael redd è micidiale contro le zone (ed è il tiratore puro che le altre volte mancava). ah già, poi ci sono gli howard e i boozer di turno...
insomma, stavolta sembrano pronti (e ormai le regole fiba dovrebbero averle capite),
vedremo quando si comincerà a fare sul serio, sperando che qualcuno ce li faccia vedere.